150 ANNI DI DOLCEZZA
DI MARIA VITTORIA PROCOPIO
Quest’anno la pasticceria Ferro compie 150 anni: un pezzo di storia di Finale Ligure.
I Ferro erano una famiglia di naviganti e fu proprio Benedetto Ferro a portare qui le mandorle dai suoi viaggi, insieme alla ricetta dei Chifferi, che modificò fino a creare il famoso dolce tipico finalese. Aperta nel 1872, la pasticceria Ferro è stata il secondo bar della città, la prima pasticceria. Oggi a gestirla è Elena Casanova, che l’ha rilevata nel 2000 insieme ad altre due socie, fra cui la sorella.
Finalese al 100%, da parte di entrambi i genitori, Elena nasce da una famiglia di enologi e cresce “già da piccola dietro un bancone”, nel mondo del commercio, a contatto con il pubblico. I signori Ferro, Gian e Anna, volevano assicurarsi che i propri successori avrebbero avuto cura della pasticceria, esattamente come avevano fatto loro, e decisero di cederla proprio alle famiglie Casanova e Nizzola perché “finalesi DOC”. “Ci hanno aiutati in ogni modo anche dopo averci ceduto l’azienda,” ricorda Elena. “Per Finale erano un’istituzione. In questo locale c’è stata la prima televisione, il primo telefono pubblico”.
Una scommessa, quella dei signori Ferro, che si è rivelata vincente, perché la pasticceria è ancora oggi un punto di riferimento e ritrovo per turisti e residenti, con il calore e l’accoglienza tipiche di un salottino, dove tutti conoscono tutti e si sentono a casa. “Posso dire la maggior parte dei nomi e dei cognomi dei miei ospiti” – prosegue Elena – “in molti casi li ho visti crescere e vedo crescere i loro figli”.
Elena è molto cordiale, adora incontrare le persone e far scoprire loro un pezzetto di Finale attraverso i dolci. Talmente buoni che i turisti se li fanno consegnare anche all’estero, dall’Olanda all’Inghilterra. Le chiedono di spedire i Chifferi ai figli lontani, le mandano i loro video quando li ricevono. “Questo per me è il massimo: avere riscontri come questi, vedere le persone contente, veder tornare i turisti affezionati, al punto da diventare amici, è questo che mi piace e per questo metto anima e corpo.”
Nella bella stagione Elena passa gran parte del suo tempo dedicandosi ai matrimoni e destreggiandosi fra torte e location. “È la parte del lavoro che preferisco, anche se è impegnativa,” racconta. “Quando incontro per la prima volta gli sposi è un po’ come un’intervista, gli chiedo di parlarmi di loro per capire come sono, e da lì parte la costruzione della wedding cake.”
Spesso si crea un rapporto di amicizia, che dura nel tempo, e così le capita di vederli crescere, di tappa in tappa, di torta in torta, di fronte ai suoi occhi. “Ad esempio, c’è una famiglia finalese, che poi si è trasferita all’estero: la nonna ha preso qua la sua torta nuziale, così ha fatto sua figlia, e adesso anche sua nipote si sposa e mi ha già chiamata per ordinare la torta.” Tre generazioni che hanno scelto Finale Ligure come luogo del cuore e che, di figlia in figlia, si sono affidate alla pasticceria Ferro per suggellare dolcemente i propri matrimoni.
Quello che Elena ama di più del Finalese sono le persone, che ormai la considerano un punto di riferimento, anche al di fuori della pasticceria. “Non perdo mai l’identità del caffè Ferro, rimango sempre ‘la Elena di Ferro’, anche se il mio cognome è Casanova” – scherza Elena. – “A volte è faticoso, ma regala anche tanta soddisfazione. E poi Finale mi piace perché abbiamo tutto quello che possiamo desiderare: mare, montagna, borgo, opere d’arte… tutto quello che vuoi, qua c’è.”
