FUOCHI D’ARTI…FICIO
A CURA DI PAOLA IACONA
È impossibile passeggiare tra le suggestive stradine e piazzette di Finalborgo senza fermarsi a curiosare tra le tante botteghe artigiane. E tra queste, appena varcata Porta Testa, ce n’è una che attira l’attenzione per la sua esplosione di colori e originalità.
È l’Arti…ficio di Italia Furlan, innovativa e visionaria eco-stilista, artista, ma soprattutto artigiana, che nel 2008, appena diciottenne, ha scelto proprio Finalborgo per realizzare il suo sogno: aprire un laboratorio artistico artigianale che racchiudesse la sua passione per tutto ciò che è fatto a mano. “Ho sentito subito un legame energetico ed emozionale con questo posto, che non è solo esteticamente bellissimo, ma ha anche l’artigianato e la creatività nelle sue vibrazioni” spiega Italia.
Italia racconta così la sua vocazione: “Ero piccolissima e già sapevo che avrei fatto l’artigiana. A 4 anni creavo gioielli con le caramelle. A 8 mi sono cimentata per la prima volta con la sartoria grazie a due sarte finite del mio paese che mi hanno insegnato le basi, e ho iniziato a cucirmi da sola un vestitino molto elaborato. Sono riuscita a terminarlo solo a 11 anni ma con la mia testa dura ce l’ho fatta!”.
Una determinazione che l’ha portata lontano, insieme a una particolare sensibilità ecologica, instillatale dall’educazione “agreste” ricevuta in famiglia. “Fin dall’inizio della mia attività ho sempre lavorato con materiali di recupero, anche quando l’attenzione per l’ambiente, per il riciclo e per il riuso non era ancora così diffusa” dice Italia. La grande svolta arriva poi con l’incontro fortunato con la ditta Peraria, che produce gonfiabili pubblicitari realizzati riciclando bottiglie di plastica. “Riutilizzando i gonfiabili e gli scarti di lavorazione di Peraria per la mia linea pioggia realizzo un riciclo alla seconda: per me la sostenibilità è sostanziale e reale” sottolinea Italia.
La sostenibilità e l’ecologia sono così connaturate al lavoro di Italia da diventare fulcro anche di un’intensa attività di educazione ambientale con i bambini, che coinvolge in laboratori creativi, ma anche con gli adulti e i docenti delle scuole. “Sono convinta che sia il momento di cambiare mentalità. Conoscere il problema è il primo passo per trovare soluzioni” afferma.
Da qui l’impegno anche in tanti eventi di sensibilizzazione che coinvolgono la comunità locale, come quelli che la vedono insieme ai ragazzi di Sfuso Diffuso.
Infine, c’è l’arte, con la creazione di abiti-scultura, le performance sul tema dell’ambiente e del riciclo e l’attività da costumista e scenografa [sono suoi, ad esempio, i costumi di scena della danza verticale di LINEAdARIA, ndr]. “Il mio lavoro è una fusione di tanti aspetti, me lo sono davvero cucito addosso” commenta ancora Italia.
E al centro di tutto c’è sempre il borgo, che è sì un nucleo racchiuso da una cinta muraria ma è in continuo fermento, al suo interno, con le relazioni tessute tra le persone che qui vivono e lavorano, ma anche verso il resto del mondo. Non a caso Italia Furlan è tra i soci fondatori di “Fatto a mano Finalborgo” : un marchio creato da un gruppo di artigiani locali per garantire l’unicità, la qualità e il valore delle creazioni che vengono realizzate con maestria nelle botteghe del borgo medievale, ma che allo stesso tempo si apre alle collaborazioni con artigiani provenienti da tutto il mondo, che vengono periodicamente ospitati nella sede di Piazza del Tribunale.
Dopo tutto “la rete e la condivisione sono alla base del successo nella vita”, conclude Italia.