Alla scoperta della prestigiosa abbazia benedettina in Valpia

a cura di MUDIF – Museo Diffuso del Finalese

La chiesa e l’abbazia benedettina di Santa Maria a Finalpia costituiscono uno dei più importanti centri monastici della Liguria sotto il profilo religioso e artistico.

Una prima chiesa medievale dedicata alla Madonna è documentata nella valle di Pia nel 1170, con il suo maestoso campanile in Pietra di Finale, tre ordini di bifore e l’alta guglia ottagonale, databile al XIII secolo.

Dell’edificio di culto tardomedievale rimangono solo alcuni archi gotici con colonne e capitelli in Pietra di Finale conservati in ambienti posti tra l’abside settecentesca e la sacrestia.

Abbazia Valpia

La storia della prestigiosa abbazia della Valpia

Nel 1474, Biagio Galeotto Del Carretto, dopo aver raggiunto la maggiore età ed aver assunto il potere sul Marchesato del Finale, inviò una supplica a papa Sisto IV Della Rovere, chiedendo la concessione dell’antico monastero ai Frati Olivetani, che ne presero possesso tre anni dopo. In questo modo si costituì la nuova abbazia affidata alla Congregazione riformata di Monte Oliveto e rapidamente diffusasi in Toscana e nel resto d’Italia.

Nei primi decenni del XVI secolo, grazie alla munificenza dei Del Carretto, la chiesa olivetana fu ampliata e dotata di nuovi arredi, tra cui il coro ligneo e le cornici intarsiate realizzate da fra Antonio da Venezia. Nella sacrestia furono realizzati gli armadi con magnifiche tarsie in legno (1534-1535).

In quegli anni, oltre al grande dormitorio e agli spazi monastici con la sala del capitolo e il grande refettorio, furono iniziati i due chiostri con colonne in Pietra di Finale.

La chiesa attuale è l’esito della radicale ricostruzione ad aula unica iniziata nel 1724 e conclusa nel 1729 con una ricca facciata decorata da stucchi.

I dipinti e gli affreschi presenti nell’abbazia

I dipinti e gli affreschi presenti nell’abbazia e nella Chiesa sono di notevole pregio. Li potete trovare ai lati del maestoso altare maggiore, nel quale fu inserito il dipinto della Vergine col Bambino attribuito a Nicolò da Voltri (1420 circa), due grandi dipinti raffigurano la visita alla chiesa di Carlo V e di papa Clemente VII.

Altri sono nella cappella monastica posta a livello del grande dormitorio al primo piano del convento, che nel 1940-43 il padre benedettino Leandro Montini, ispirandosi ai grandi pittori toscani del Tre- e Quattrocento, decorò con un grande ciclo di affreschi dedicati all’Anno Liturgico.

Per visitare la Chiesa e l’Abbazia di Finalpia l’appuntamento è per sabato 4 gennaio alle ore 14:30. Qui tutte le indicazioni e le specifiche per partecipare.

Il ricco calendario di visite guidate previste durante il periodo natalizio è consultabile sulla pagina “Eventi“.

Panorama e Croce Monte Carmo

Dopo il trekking: merenda e prodotti tipici a Bardineto!

Una volta completato il trekking, la giornata prosegue verso Bardineto per una sosta ristoratrice. Questo pittoresco borgo è noto per i suoi prodotti tipici, come la patata DOP di Bardineto, le castagne, i formaggi e, naturalmente, i funghi, protagonisti della celebre festa del Fungo d’Oro.

Piatti come frittate all’ortica, polenta bianca ai porri e funghi, ravioli di borragine fatti in casa e torte di zucca sono da non perdere per gustare un pranzo all’insegna dei sapori locali.

Qui non mancano agriturismi e ristoranti dove fermarsi per una pausa gustosa. Tra le opzioni migliori ci sono l’Albergo Ristorante San Nicolò, la Pizzeria Azzeccagarbugli e l’Albergo Marianella. Se invece si vuole far merenda, da “Il Piccolo Forno” si può gustare la buonissima focaccia alle cipolle, oppure all’Agriturismo Le Collette o all’Azienda Agricola La Brignè formaggi, gelati e altre sfiziosità preparate con ingredienti naturali e a km0.

L’entroterra ligure, a pochi km da Finale Ligure, regala davvero momenti unici ed è il luogo perfetto per trascorrere una domenica autunnale all’insegna della natura, dell’attività slow e della scoperta della tradizione gastronomica.

A Bardineto, non dimenticare di acquistare funghi freschi, essiccati o preparati in conserve, per portare a casa un po’ di sapore autentico della Liguria!

FINALE LIGURE

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