
Dal Melogno a Bardineto: pedalare tra natura e storia
a cura di MUDIF – Museo Diffuso del Finalese
Tra le curve sinuose dell’entroterra finalese, l’autunno regala uno spettacolo che va ben oltre il foliage. È la stagione ideale per esplorare in bicicletta l’Alta Val Bormida, dove natura e storia si intrecciano in un paesaggio suggestivo e affascinante. Pedalando tra boschi secolari e borghi antichi, si incontrano testimonianze che raccontano di famiglie nobiliari, battaglie medievali e antiche vie di collegamento tra costa e pianura.
Tra le tappe imperdibili spiccano Bardineto e Calizzano, custodi di castelli medievali e leggende del passato, insieme alla Foresta Demaniale della Barbottina, un polmone verde che mostra la natura in tutta la sua imponenza.

I castelli di Bardineto e Calizzano: memorie feudali tra le mura medievali
Nel cuore della vallata, i castelli di Bardineto e Calizzano evocano secoli di lotte, dominazioni e vicende familiari. A Bardineto, il Castello dei Del Carretto – costruito nel XIII secolo dalla storica famiglia marchionale – si distingue per la sua originale pianta esadecagonale. Sedici lati, ancora in parte visibili, emergono tra la roccia e il bosco, conferendo all’area un’aura misteriosa e affascinante.
A Calizzano, invece, i ruderi del castello antico si innalzano su un’altura che domina il borgo. Probabilmente edificato nello stesso periodo di quello di Bardineto, fu ampliato dai Del Carretto, danneggiato dalle guerre interne del Quattrocento e infine demolito in epoca napoleonica. Oggi resta una presenza silenziosa ma significativa, che invita a riflettere sulla storia travagliata di questo territorio.
La Foresta della Barbottina: un tesoro verde tra i colli
Tra il Colle del Melogno e il Giogo di Giustenice si estende la Foresta Demaniale della Barbottina, un ambiente incontaminato ideale per escursioni e turismo lento. È una faggeta quasi pura, che si sviluppa su circa 240 ettari: qui i faggi raggiungono altezze fino a 50 metri, creando un paesaggio fiabesco, silenzioso e vitale.
Il bosco è un mosaico di biodiversità, con alberi di età differenti, roveri sparsi, aceri di monte alle quote più alte e antiche ceppaie di castagno, tracce della gestione forestale del passato. Il Rio Barbottina e i suoi affluenti accompagnano il percorso con il loro mormorio costante, mentre la fauna locale – volpi, daini, cinghiali – si lascia talvolta intravedere al calare della sera.

Un viaggio tra passato e natura da vivere lentamente
Esplorare l’entroterra finalese in autunno, in sella a una bici o con passo lento, significa attraversare luoghi in cui natura e storia dialogano da secoli.
I castelli di Bardineto e Calizzano raccontano di epoche lontane, di potere e difesa, ma anche di identità territoriale e legami culturali profondi. Allo stesso tempo, la Foresta della Barbottina offre uno scenario naturalistico unico, dove il bosco diventa protagonista silenzioso e vivo.
Queste terre, attraversate da antiche vie di collegamento tra la Liguria e il Piemonte, oggi invitano a un turismo diverso: consapevole, rispettoso, immersivo. Ideali per il cicloturismo e le escursioni culturali, regalano emozioni autentiche e panorami senza tempo.
Che siate appassionati di storia, amanti della natura o semplicemente alla ricerca di una fuga autunnale dai ritmi frenetici, l’Alta Val Bormida saprà sorprendervi: un viaggio tra castelli, faggete e antiche leggende… da vivere lentamente.
