A FINALBORGO, IL BAR DEI DESTINI INCROCIATI

A CURA DI PAOLA IACONA

Può la storia di un bar intrecciarsi e diventare tutt’uno con quella di una famiglia, di uno sport e di un territorio? La risposta è certamente positiva, ed è quello che è accaduto al Bar Centrale di Finalborgo.

Aperto dal 1961 nel cuore del borgo medievale, in una delle sue piazze più suggestive, è gestito da sempre dalla famiglia Grosso. E proprio in questo locale, dall’atmosfera accogliente e familiare, i primi climber, che a Finale Ligure hanno fatto la storia dell’arrampicata, avevano trovato un imprescindibile punto di riferimento.

Stefania Grosso, che continua a gestirlo insieme ai suoi genitori e a suo fratello, racconta “Potrei dire che al Bar Centrale io ci sono nata, per me è stato naturale proseguire la tradizione di famiglia. Mi sarebbe piaciuto studiare da interprete parlamentare, ma alla fine il legame con la mia terra è stato più forte.  E senza il lavoro di squadra con la mia famiglia e un gruppo di nostri preziosi collaboratori non avremmo potuto resistere così a lungo”.

Stefania ricorda che storicamente il Bar Centrale era davvero base per gli scalatori, al punto da custodire il primo libro delle vie. “Più che un libro era una sorta di quadernone: chi chiodava una nuova via la scriveva qui per lasciarne traccia, chiamandola con nomi bizzarri, spesso rimasti ancora oggi”. Prima di qualsiasi guida stampata, sulle vie finalesi di arrampicata esisteva solo questo quadernone scritto a penna e consumato dal passaggio di mano in mano.

“Avevamo anche una grande bacheca in sughero” continua Stefania. “Qui, ogni mattina, i climber lasciavano bigliettini con l’indicazione di dove sarebbero andati ad arrampicare, in modo che gli altri potessero raggiungerli”. Quando non c’erano i telefoni cellulari e le chat di WhatsApp era questo il modo più efficace per darsi appuntamento.

Oggi il Bar Centrale continua a essere tappa obbligata degli appassionati di outdoor – lo racconta bene la rastrelliera sempre piena di mountainbike dei clienti – ma anche di chi voglia semplicemente concedersi una pausa rigenerante, gustando un gelato artigianale, conosciuto e apprezzato in tutto il territorio, tutto l’anno.

Ama Finale Ligure, Stefania Grosso: “un posto in grado di accontentare proprio tutti, con un bellissimo litorale e la possibilità di arrivare a un’altitudine di mille metri in pochissimo tempo, godibile in tutte le stagioni”. Inevitabile per lei dedicarsi anima e corpo all’accoglienza. Oltre al Bar Centrale, dal 2011 gestisce anche l’Hotel Alle Vecchie Mura. Suo marito, con l’aiuto della figlia maggiore, si occupa invece dell’Hotel Ristorante La Gioiosa, sulla strada panoramica verso l’altopiano delle Manie. In tutti questi luoghi, grazie a Stefania e alla sua famiglia, i turisti italiani e stranieri possono sentirsi davvero a casa.

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