LABORATORI SUL TERRITORIO
Una giornata con il Giovane Principe
Il primo maggio del 1942, all’interno della Caverna delle Arene Candide, situata sul promontorio della Caprazoppa a Finale Ligure, gli archeologi Luigi Cardini e Virginia Chiappella, sotto la direzione di Luigi Bernabò Brea, misero in luce, ad una profondità di 7 metri sotto il livello del suolo della grotta, la sepoltura di un ragazzo che per la ricchezza del suo corredo è stato battezzato “Giovane Principe delle Arene Candide”.
Oggi, grazie agli studi effettuati sui ritrovamenti, possiamo sapere molto di più su chi fosse e come vivesse quel giovane: si tratta di un cacciatore vissuto 28mila anni fa, di 15-16 anni, alto più di 170 cm (statura molto elevata per un ragazzo del Paleolitico superiore), sepolto con numerosi e particolari oggetti che lo accompagnano nell’aldilà.
Quattro di questi elementi di corredo, per la loro forma e l’eccezionale rarità, sono stati simbolicamente paragonati agli scettri regali e nominati quindi “bastoni di comando”, consentendo di ipotizzare un elevato rango sociale del ragazzo. Al polso sinistro il Giovane Principe indossava un braccialetto di conchiglie forate recante un ciondolo lavorato in avorio di mammut e in testa un elaborato copricapo interamente realizzato in conchiglie marine, raccolte lungo il litorale in prossimità della Caverna
Il Giovane Principe è il protagonista di un’attività adatta ai bambini e a tutta la famiglia durante la quale scoprire segreti e curiosità su uno dei ritrovamenti preistorici più importanti del Finalese!