L’antica chiesa paleocristiana e medievale per il battesimo
a cura di MUDIF Museo Diffuso del Finale
A Finalmarina, sotto all’attuale chiesa dei Padri Cappuccini, si conservano i resti di quella che è nota come la Pieve del Finale, dedicata a San Giovanni Battista e ai Santi Nazario e Celso. Si tratta dell’edificio dove si somministrava il battesimo e dal quale dipendevano le altre chiese del territorio.
Questo antico luogo di culto fu scavato tra il 1939 e il 1946 dallo storico locale Giovanni Andrea Silla e da Carlo Ceschi, che portarono alla luce una complessa sequenza di edifici con diverse fasi di costruzione, comprese tra il V e il XIV secolo.
L’edificio paleocristiano aveva una pianta rettangolare con abside orientata a est e un pavimento in cocciopesto. Questa chiesa era dotata di un semplice fonte battesimale di forma ottagonale, i cui resti si intravvedono sotto a un pilastro medievale.
A questa chiesa è riconducibile l’epigrafe funeraria in versi poetici di Paula, una bambina di due anni sepolta nel 517 d.C. I numerosi frammenti in marmo bianco rinvenuti durante gli scavi sono stati ricomposti sulla parte destra della chiesa.
Tra l’VIII e il X secolo, la chiesa paleocristiana fu ampliata con la costruzione di un edificio a tre navate su pilastri dotato di una singola abside centrale. Il nuovo fonte battesimale, di forma circolare, fu spostato verso la facciata.
Nell’XI secolo si registrò una ulteriore ricostruzione in forme romaniche dell’edificio, con la creazione di tre absidi e murature in blocchetti di pietra squadrati. L’abside maggiore era caratterizzata da sei nicchie semicircolari, destinate agli officianti. Un nuovo grande fonte battesimale, sempre a pianta circolare, fu costruito al centro della navata principale. Alcuni archi della chiesa medievale sono visibili all’interno della struttura attuale.
Sulle pareti e sui pilastri della chiesa medievale si conservano numerose tracce degli affreschi che decoravano l’ambiente. Un disegno eseguito su una parete raffigura una nave medievale simile a quelle che venivano realizzate nei vicini cantieri navali.
La grande lastra in marmo con figura giacente in abiti sacri, murata su una parete, costituiva la copertura del sepolcro dell’arciprete della Pieve Matteo de Grossi, morto nel 1529.
Il progressivo sviluppo dell’abitato della Marina del Finale lungo il litorale portò nel 1567 allo spostamento della sede e del titolo ecclesiastico della parrocchia nella chiesa di Sant’Antonio, posta al centro dell’abitato. L’antico edificio della Pieve fu concesso nel 1585 ai Padri Cappuccini, che qui crearono il loro convento rimasto attivo fino a pochi anni fa.
Prossimamente sarà possibile visitare questo gioiello nascosto del Finale!
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