La vita nella caverna delle arene candide, più di 5800 anni fa
a cura di MUDIF Museo Diffuso del Finale
A picco sul mare, protetti dalla montagna. Come vivevano le prime popolazioni neolitiche nella Caverna delle Arene Candide?
5800 AC
Grazie alle ultime campagne di scavo tra il 1997 e il 2012 all’interno del sito archeologico, sono emerse informazioni su una prima occupazione della caverna da parte di genti che per prime praticavano l’allevamento e l’agricoltura, intorno a 5800 a.C. La caverna veniva usata sia come riparo, assegnando zone della cavità a un proprio utilizzo, sia come stalla per un unico animale domestico: la pecora. Il gregge era gestito in modo da produrre latte e secondariamente carne.
All’allevamento si affiancava la coltivazione di orzo e quattro varietà di grano, oltre al consumo di uva e di frutta locale spontanea.
Insieme alle attività quotidiane, come la tessitura, la caccia e la produzione ceramica (Impressa e Cardium), l’allevamento rappresentava quindi l’attività principale che occupava le giornate di queste popolazioni.
5000 AC
Intorno al 5000 a.C., periodo che gli archeologi chiamano Neolitico medio, agli animali stabulati nella caverna si aggiungono i bovini, in parte alimentate con foraggio fogliare, e l’allevamento viene orientato alla produzione di carne. Cambia anche la produzione ceramica, con l’introduzione della Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata, dalla peculiare forma dei recipienti più raffinati.
Quello che accadeva all’interno della caverna, non è altro che il riflesso di quanto avveniva nel mondo circostante.
Allevamento e agricoltura sono stati introdotti da naviganti, che portavano con loro pecore, sementi e il sapere fare di questa nuova economia e stile di vita, della quale siamo tutti figli.
Le visite guidate al sito archeologico della Caverna delle Arene Candide continuano: è possibile trovare maggiori informazioni a questo link.