ORGOGLIO OUTDOOR
DI CECILIA CASALI
Nato a Finale Marina, Danilo Basso cresce a Finalborgo, dove coltiva un’enorme passione per il territorio e per le esperienze outdoor che ha da offrire.
Tutto ha inizio a 12 anni, quando suo padre lo porta a vedere il Giro d’Italia sopra le alture albenganesi. Da quel momento scatta in lui l’amore, a prima vista, per la bicicletta. Inizia così a partecipare alle prime gare giovanili, poi a importanti gare come la Milano – Sanremo e la Parigi-Roubeix, finché nel 1985 il suo percorso si intreccia con quello del nascente fenomeno MTB, che lui stesso contribuisce ad alimentare.
L’11 settembre 1987 Danilo Basso organizza nella sua amata Finalborgo la prima gara ufficiale di MTB in Italia, che prosegue in maniera itinerante per ben otto edizioni, e porta qui le prime squadre ufficiali a fare stage e partecipare alle manifestazioni. Nel frattempo, la sua passione si trasforma in una professione: nel 1991 diventa infatti guida di Mountain Bike.
Dedizione e amore incontrollato per la disciplina portano Danilo e un team di appassionati a lavorare per valorizzare il territorio finalese attraverso l’outdoor, contribuendo in modo significativo alla destagionalizzazione della destinazione turistica. I sentieri che oggi vengono percorsi dai bikers sono stati costruiti appositamente per permettere al territorio di diventare un ampio comprensorio sentieristico, amato da tutti i praticanti di questo sport.
Finale Ligure comincia così a vivere un’evoluzione del fenomeno e il territorio inizia ad ospitare manifestazioni famose in tutto il mondo, come la 24H e la Finale Enduro.
“Il fenomeno dell’Outdoor finalese è nato perché qui ha trovato terreno fertile. Un fenomeno di massa che tutt’ora è diversificato: trail per mountain bike, falesie per l’arrampicata e sentieri escursionistici”.
Un fenomeno che Basso conosce molto bene, con tutte le sue luci e le sue ombre, consapevole che per vincere le sfide future per il mercato dell’Outdoor occorra ancora tanto lavoro da parte di tutti gli operatori del settore e le istituzioni, in particolare per organizzare meglio l’offerta in termini di segnaletica e manutenzione dei sentieri. “Dobbiamo vendere un prodotto che corrisponda pienamente alle aspettative delle persone che vengono a frequentarlo, sia a piedi che in bici” sintetizza efficacemente.
Attualmente Danilo continua a dedicarsi anima e corpo alle sue due passioni, lo sport e il territorio, segue i ragazzi che si allenano per i Trial e partecipa ai Triathlon. L’anno scorso ha vinto il Campionato Europeo di Duathlon Cross e conquistato il titolo italiano di categoria M6.
“Lo sport all’aria aperta continua e continuerà sempre a essere una parte della mia vita” conclude.