VARIGOTTI, LA PRATICA FILOSOFIA DEL BENESSERE
DI CECILIA CASALI
“Se non avessi Varigotti dove rifugiarmi, non potrei prendere fiato.”
Farian Sabahi nasce ad Alessandria, in Piemonte, nel novembre del 1967 da mamma piemontese e papà di origini iraniane. Un mix di paesi, culture e religioni che portò Farian a diventare storica specializzata sul Medio Oriente, il Caucaso e l’Asia Centrale, oltre alla laurea in Economia Aziendale conseguita all’Università Bocconi di Milano.
Farian Sabahi è insegnante in diversi atenei, tra cui l’università americana John Cabot di Roma. Giornalista professionista per diverse testate come il Corriere della Sera, il manifesto e la RAI. Consulente per imprese italiane interessate a sviluppare il proprio business in Medio Oriente e Asia Centrale.
È una donna che ha girato il mondo e che continua a farlo. Scegliendo però, sempre, di ritornare a Varigotti.
“È stato amore a prima vista”
A soli 15 anni, arriva nel rione storico di Finale insieme ai suoi genitori. Da quel momento, quando può scappare dalla frenetica vita di tutti i giorni, viene a Varigotti anche d’inverno.
“Se il mare è calmo, uscire in kayak quando non c’è nessuno è un’esperienza unica. Mi piace svegliarmi nella nostra casa di famiglia, immersa nel verde, il mare davanti. Attorniata da cipressi, pini, limoni e alberi del pepe. Oleandri e bouganville a dare una nota di colore vivace. Cespugli di rosmarino, salvia e lavanda a diffondere i loro aroma. Sulla sdraio di legno sotto il portico smaltisco i libri accumulati. Da lì mi perdo a osservare i gechi, immobili lungo il muro tinteggiato di giallo senape. Come appostati, pronti a intrappolare gli insetti.”
Dal suo punto di vista da “saracena” d’adozione, oltre che da giornalista, il turista del territorio non può perdersi i sentieri dell’entroterra, a picco sul mare, come quello che da Varigotti porta alla stazione dei Carabinieri a Noli. E poi, il fondale, ricco di pesci, in quel braccio del mare che da Varigotti passa per Punta Crena e arriva alla Baia dei Saraceni. Perfetto da percorrere facendo snorkeling. Anche se, secondo lei, è il kayak, il modo migliore e meno conosciuto per ammirare Varigotti.
“Dal mare, prendendo le distanze, ammirandone ogni anfratto, per riavvicinarsi poco a poco.”
Per Farian Sabahi Varigotti è serenità, benessere, casa. Il luogo dove ritrovare pace nei momenti più difficili o semplicemente quando ha la necessità di staccare la spina e riprendere energie.
“Nei tanti traslochi e spostamenti, in Italia e all’estero, queste quattro mura su un bricco, isolato, sono da sempre il mio baricentro. Se non avessi Varigotti dove rifugiarmi, non potrei prendere fiato. Distribuita durante l’anno su tanti progetti diversi, la mia energia è legata a questo posto, a questi colori, a questo mare in grado di restituire calma e serenità. Se vivessi qui tutto l’anno, mi basterebbe andare in riva al mare e starmene lì a guardare: tutto si aggiusterebbe.”