IL FAMOSO BOTANICO OTTOCENTESCO CONOSCIUTO DA CHARLES DARWIN
Sulle tracce del conte Gallesio
Percorrendo il fondovalle dell’Aquila, ancora dominato dai cosiddetti “chiozi”, poderi signorili con orti e giardini chiusi da alte mura che li proteggevano dal vento e dagli intrusi, si incontrano le tenute agricole un tempo legate alle ville possedute dai Gallesio e dai Sanguineti.
Villa Gallesio
Questo podere agricolo e il paesaggio legato alle antiche proprietà hanno mantenuto inalterati il loro aspetto originario. Sulla pendice, nella parte alta, sono presenti le due abitazioni signorili: villa Gallesio, posta più a sud, con una sobria facciata affrescata con un grande stemma familiare. La casa dei Sanguineti presenta invece una ricca decorazione neogotica ottocentesca con figure di guerrieri, cavalieri e dame dipinte in facciata ai lati dello stemma di famiglia.
Alle abitazioni, poste nella parte alta della tenuta, si accedeva attraverso vialetti definiti da pergolati che si dipartivano dal fondovalle. Nel portico costruito dai Sanguineti dopo il 1870 fu inserita la lunetta in Pietra di Finale con San Giorgio in atto di uccidere il drago, proveniente dalla cappella dedicata al santo in Castel Gavone e datata al 1461.
Come raggiungere il sito
La villa è proprietà privata, attualmente appartenente alla famiglia Mangiante. È raggiungibile percorrendo la strada di fondovalle lungo l’Aquila, proseguendo oltre Finalborgo.