Calice Ligure: piccolo borgo con un cuore artistico

Calice Ligure è un borgo che sorge nell’entroterra di Finale Ligure, alla confluenza del torrente Carbuta con il torrente Pora. Fino a qualche anno fa, la sua economia si basava sulla coltivazione degli alberi da frutto come arancio, pesca, vite e ulivi e sulla lavorazione del legno.

Un tempo di possesso dei Del Carretto di Savona, poi marchesi di Finale, fu dominato dagli spagnoli fino al 1713, quando fu acquistato dalla Repubblica di Genova.

Purtroppo, del suo passato restano poche tracce: le più evidenti sono un ponte romano lungo la via Julia Augusta nella zona di Pian dei Corsi e delle trincee di età napoleonica.

Fra le architetture religiose, si possono ammirare la chiesa di San Nicolò, costruita nel XVII secolo sui resti di una fabbrica duecentesca, la chiesetta di Santa Liberata, edificata nel 1550 e restaurata nel Settecento, e la chiesa di San Sebastiano con il suo portale rinascimentale.

Calice Ligure ospitò l’atelier del pittore Emilio Scanavino e negli anni Sessanta attirò molti artisti. Ha qui sede il Museo d’Arte Contemporanea della Casa del Console, costruito in un edificio del XIX secolo in memoria del gallerista torinese Remo Pastori.