TORREFAZIONE GIOVANNACCI, TRADIZIONE FINALESE
DI MATTEO BERETTA
La storia della famiglia Giovannacci è intrecciata a doppio filo con la città di Finale Ligure: è qui che nel 1967 il giovane Piero approda per amore e decide di mettere radici, aprendo una torrefazione nel centro storico del borgo. Il capostipite della famiglia Giovannacci tostava artigianalmente il caffè, che i finalesi e i primi turisti potevano degustare nel piccolo locale adiacente. “Mio padre ha sempre puntato su un caffè di qualità – spiega Massimo Giovannacci – tanto è vero che il locale era sempre molto frequentato e spesso d’estate si formava la coda per entrare”.
Negli anni ’70 la famiglia si trasferisce nella zona industriale, dove apre uno stabilimento più strutturato, e, nel corso del decennio successivo, entrano a far parte dell’impresa i due figli di Piero, Massimo e Gilberto. Oggi si è arrivati alla terza generazione di torrefattori e negli ultimi anni sono entrati in azienda i tre figli di Massimo: Martina si occupa della gestione dell’ufficio, della logistica e dei rapporti con i fornitori, Lorenzo dell’amministrazione, del controllo qualità e dei rapporti con l’estero, Francesco della parte commerciale, della ricerca, del controllo qualità e della formazione. Una squadra affiatata per una ricetta vincente da quasi 60 anni, che fa dell’amore per il proprio territorio uno dei tratti distintivi dell’attività.
“La famiglia Giovannacci porta orgogliosamente in giro per il mondo il nome di Finale – prosegue Massimo – raccontiamo il nostro territorio durante i contatti commerciali con i clienti e, sempre più di frequente nel corso degli ultimi anni, abbiamo invitato i più importanti partner direttamente qui a Finale, facendogli da guida in questo territorio assolutamente unico. La cosa di cui vado particolarmente fiero è che i clienti apprezzano la nostra accoglienza e spesso poi tornano con i loro amici. Abbiamo il privilegio di lavorare in una bella azienda e di vivere un territorio come questo.”
L’ingresso nell’azienda di famiglia dei tre figli, tutti laureati in percorsi di studi eterogenei, ha dato nuovo impulso all’attività, che negli ultimi anni si è allargata portando la qualità e la storia al di fuori dei confini italiani e vincendo numerosi premi di categoria.
“Con la competenza portata dai miei figli abbiamo sviluppato una nuova consapevolezza sulla qualità del prodotto che offriamo alla nostra clientela, a cui trasmettiamo l’importanza di investire in un caffè fieramente artigianale e saldamente legato al territorio di appartenenza. Appartenenza che si esprime anche con una collaborazione sempre più profonda con associazioni ed enti che operano sul territorio finalese.”
“Siamo consapevoli – conclude Massimo – di fungere da biglietto da visita per i nostri turisti. La professionalità e l’accoglienza pagano e noi coltiviamo la cultura dell’ospitalità offrendo un prodotto e un servizio di qualità”.