Un paesaggio naturale variegato, tipicamente ligure, che permette di spaziare rapidamente dal litorale marino alle pendici prealpine e appenniniche, arricchito da un patrimonio artistico significativo e diffuso. È il “paesaggio culturale” – un vero e proprio ecosistema morfologico, naturalistico, culturale e climatico – che fa di Finale Ligure una destinazione turistica perfetta. Un elemento distintivo, frutto dell’intreccio tra uomo e territorio, da preservare, tutelare e valorizzare.

Prima di tutto il mare, affascinante in tutte le stagioni, con le spiagge intervallate da capi e promontori, il Santuario dei Cetacei e le sue profondità, che nascondono meravigliosi fondali di Posidonia, popolati da migliaia di pesci, molluschi e crostacei. Ma anche l’entroterra, con le sue dorsali montuose e le pareti verticali, fino ad arrivare ai mille metri di quota del Colle del Melogno, con i suoi boschi secolari. I borghi, diffusi tra la costa e il primo entroterra: Finalborgo, uno dei Borghi più belli d’Italia, Finalmarina, Finalpia e Varigotti, a cui si aggiungono le frazioni che punteggiano i pendii dell’entroterra. Poi il paesaggio agricolo, con i tipici terrazzamenti, su cui campeggiano viti, ulivi e frutteti. E infine, a tenere unito il tutto, impressa nel DNA del territorio, la Pietra del Finale, che ne caratterizza profondamente l’ambiente naturale e il costruito.

Non stupisce quindi che oggi siano tanti gli stakeholder, gli enti, le istituzioni e le associazioni del territorio impegnati insieme per promuovere, valorizzare e preservare le unicità del paesaggio culturale del Finale: il Museo Archeologico del Finale, con il progetto MUDIF – Museo Diffuso del Finale; il FOR – Finale Outdoor Region; Menkab e Artescienza, ad esempio, ma anche singoli individui. Persone che nelle loro attività quotidiane riservano del tempo e si prendono cura del territorio.

Qui ve ne presentiamo alcuni.

Buon viaggio e buona lettura.