LA RIVISTA DI FINALE LIGURE

N° 5
EDITORIALE

ELOGIO DELLA LENTEZZA

DI PAOLA IACONA

Mare, storia, natura, gusto. Per scoprire le peculiarità di un luogo dalle mille sfaccettature come Finale Ligure non c’è modo migliore che mettersi in cammino, a passo lento, immergendosi pienamente nel suo paesaggio culturale. Un’esperienza da vivere con tutti i sensi, concedendosi il tempo di riempirsi gli occhi di bellezza, di respirare l’aria salmastra e gli aromi della macchia mediterranea, di ascoltare il rumore del vento e del mare, di assaporare i buoni prodotti locali.

Dalle passeggiate più tranquille alle escursioni più impegnative, qualunque percorso, qui, porta alla scoperta di un patrimonio naturalistico e storico-archeologico ricchissimo, che rende Finale Ligure una destinazione unica.

Imperdibili i sentieri affacciati sul mare, come il Sentiero del Pellegrino, da Varigotti a Capo Noli, passando per la celebre – e fotografatissima – Grotta dei Falsari, o il Balcone sul mare, che incornicia Varigotti. Così come non si può rinunciare a una passeggiata tra i castelli, da Finalborgo a Perti, lungo l’antica Strada Beretta, per toccare Castel San Giovanni, Castel Gavone e la particolare Chiesa di Nostra Signora di Loreto – conosciuta anche come “Chiesa dei Cinque Campanili” – immersa negli ulivi. Suggestivi, quasi mistici, gli altipiani di origine carsica: le Manie, con i suoi prati e le caverne abitate nella Preistoria, la Grotta delle Fate e la Grotta dell’Arma, ma anche San Bernardino, con le vestigia di un passato millenario, Dolmen e pitture rupestri, e Pianmarino, con la cava di Pietra di Finale e, non lontano, la Grotta della Pollera.

Scenari ideali per praticare, 365 giorni l’anno, attività di outdoor slow, davvero adatte a tutti. E per chi cerca qualcosa in più, per vivere esperienze ancora più immersive nel paesaggio finalese, c’è solo l’imbarazzo della scelta: tra escursioni dedicate alla fotografia naturalistica, alla flora e alle erbe selvatiche commestibili, alla storia, con l’archeotrekking, senza tralasciare, naturalmente, la possibilità di ristorarsi con soste all’insegna del gusto e dei sapori del territorio.

Lungo i sentieri finalesi si incontrano e ci accompagnano persone profondamente innamorate di questi luoghi, guide preziose che ci aiutano a trovare il nostro passo per scoprire Finale Ligure al ritmo del nostro cuore. Tra loro, questo mese, vi faremo conoscere il fotografo naturalista Carlo Lovisolo, l’albergatore Lorenzo Carlini e la chef Catia Lattanzi.

Non ci resta che metterci in cammino insieme a loro.

Buona lettura

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