Settembre, da queste parti, non è certo un finale di stagione. Semmai un nuovo inizio, per Finale Ligure e il suo territorio. Cambiano i ritmi, cambiano i colori, cambiano le attività da praticare, cambiano un po’ anche gli idiomi e gli accenti che si sentono per le strade e, soprattutto, sui sentieri.

Parte la stagione dell’outdoor e Finale punta tutto su un turismo sempre più internazionale e sostenibile, mettendo al centro la bellezza, la sostenibilità e la vivibilità del proprio territorio.

Dopo aver intuito, con largo anticipo, la saturazione del turismo balneare italiano, orientandosi sull’outdoor e realizzando una vera destagionalizzazione, oggi Finale Ligure dimostra, ancora una volta, di voler gestire il suo successo, e di saperlo fare con scelte quotidiane e concrete, di visione e di lungo periodo.

In questa direzione, proprio in questi giorni, sono partite alcune prime iniziative, dedicate in particolare ai bikers ma non solo, tra cui la campagna di educazione urbana e stradale “Follow the Rules” e l’istituzione di steward per sensibilizzare i visitatori, facilitando il rispetto delle regole. Azioni piccole, ma estremamente concrete, appunto, che dichiarano una reale volontà pubblica di agire per un turismo responsabile, potenziando la collaborazione – stretta, strategica e centrale – con gli operatori. Affinché bellezza, sostenibilità e vivibilità non restino concetti puramente teorici e astratti e si realizzi pienamente una convivenza armoniosa tra turisti e residenti.

D’altra parte, bellezza, sostenibilità e vivibilità sono da tempo parole d’ordine per le esperienze da vivere a Finale Ligure e dintorni. E quale attività può incarnarle pienamente, più di altre, se non il trekking? Non c’è niente di meglio che camminare nel mite autunno finalese, totalmente immersi nella natura e nella storia, per rigenerarsi ed entrare in contatto profondo con sé stessi e con questo meraviglioso territorio.

Buon cammino e buona lettura.